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  • Immagine del redattoreAndrea Dallapina

Parco della Vittoria

Nel fine settimana previsto tempo variabile nell’Alto Piemonte e temperature massime ancora inferiori ai 20 gradi. Il barometro del giovedì tratta invece di due esperimenti.


Uno lo lessi anni fa nel libro “Il bonobo e l’ateo” di Frans De Waal. Indicava che le scimmie come gli scimpanzé, ma anche altri animali, hanno una loro etica. Se a tutte le scimmie dai lo stesso cibo nessun problema, ma se a un gruppo dai un cibo migliore, l’altro rifiuta il proprio cibo in una sorta di sciopero della fame per lamentare un’ingiustizia.


Non solo. Una scimmia isolata alla quale venivano offerte leccornie, non toccava il cibo poiché era osservata da un gruppo di altre scimmie in un’altra gabbia. Se si fosse divorata tutto, al ritorno con le altre sarebbe stata isolata, perché egoista e non collaborativa. E per animali sociali quali i primati è importante potersi fidare di chi fa parte del gruppo.


L’esperimento mi è venuto in mente nei giorni scorsi leggendo di un altro esperimento svolto anni fa da un sociologo, questa volta con umani. Invito centinaia di persone a giocare a Monopoly e le osservò. L’unica variante era che alcuni sarebbero partiti con un patrimonio iniziale maggiore.

Ebbene, i giocatori con più denaro “si muovevano in modo più impetuoso, mostrando atteggiamenti dominanti, arroganti e vantandosi dei propri successi e del denaro accumulato” e “dopo 15 minuti dall’inizio della partita nessuno ricordava di aver iniziato a giocare con un vantaggio e attribuiva il successo alle proprie capacità e alle proprie strategie di acquisto”.


Quindi, a differenza di quello che crede il senso comune, pare che non esista uno stato di natura animale egoistico e una predisposizione umana alla virtù, alla morale.

Anzi, lo sviluppo di un’autocoscienza, di un’identità personale e l’uso del linguaggio, comportano, da un lato, la necessità di raccontarsela, di doversi sentire artefici del proprio destino. Dall’altro di vedere il successo personale quale misura del valore altrui.


Tutto ciò lo combiniamo con la fisiologia di scimmie glabre che si inteneriscono per un sorriso e pettegolano sull’ultimo arrivato. Insomma, per come siamo pasticciati, questo non è il migliore dei mondi possibili, ma poteva andare molto peggio.





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