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  • Immagine del redattoreAndrea Dallapina

Letargo

Tempo mite sabato e domenica nell’Alto Piemonte. Deve averlo percepito anche la tartaruga che ieri è uscita dal letargo.


Il barometro ha pensato che a noi umani non è concessa questa possibilità, altrimenti, vista l’aria che tira varrebbe ogni tanto eclissarsi per aspettare tempi migliori nei quali vivere.

D’altronde, si suppone che sia il nostro essere mammiferi che ha portato a sviluppare la simpatia e altre emozioni, necessarie per allevare cuccioli che non nascono autosufficienti, a differenza di quelli dei rettili.


Solo che i sentimenti sono armi a doppio taglio: ci fanno amare ma anche odiare, empatizziamo per gli uni e combattiamo gli altri. Insomma, non sono sempre utili alla sopravvivenza. Per questo i rettili c’erano già prima di noi e probabilmente continueranno a esserci anche dopo.


Invidia? No, come cantava il buon Lucio, al dio che si vantava immortale: “è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato”. Il letargo può attendere.





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