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  • Immagine del redattoreAndrea Dallapina

Gattopardi a Barbiana

Previsto un fine settimana senza piogge sull'Alto Piemonte, con al massimo qualche nuvola in più rispetto ai giorni precedenti.

Il barometro del giovedì pensa invece a quanto divulgare sia diventato un termine di moda, potremmo tradurlo come rendere comprensibile ai più le pratiche e le conoscenze che normalmente sono appannaggio di un gruppo di specialisti.


Almeno dai tempi di Omero la nostra civiltà opera la divulgazione e ben venga, soprattutto in una società, come quella temporanea, nella quale i saperi sono sempre più iperspecialistici.

Il rischio dietro ogni semplificazione è però la banalizzazione, semplificare la complessità vuol dire renderla percepibile, comprensibile, non cancellarla.


Vi è anche un altro rischio, quello dell’assistenzialismo cognitivo. Quando don Milani scriveva che "non c'è ingiustizia più grande che fare parti uguali tra disuguali", che occorreva mettere tutti gli allievi nelle stesse condizioni di partenza, penso che intendesse dire che chi era rimasto indietro, a causa delle condizioni socio-economiche-culturali di partenza, dovesse essere portato ad avere le stesse basi di chi era più avanti.


A volte ho l’impressione che abbiamo risolto l’appello del priore di Barbiana, facendo indietreggiare le basi di chi era avanti, un modo politicamente corretto e gattopardesco per impedire la mobilità sociale nel nome della semplificazione.





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