top of page
  • Immagine del redattoreAndrea Dallapina

Fare San Martino

Previsto sull'Alto Piemonte un fine settimana ancora senza piogge e con nubi sparse. Il barometro del giovedì è invece rimasto a ieri, 11 novembre. Il giorno nel quale la Chiesa cattolica ricorda San Martino. Ai più è noto per aver donato metà mantello, quando ancora era ufficiale romano, a un povero infreddolito.


Un tempo però San Martino, significa soprattutto fare trasloco. Nei detti popolari della Pianura Padana, si dice “fare San Martino”, quando si prendono armi e bagagli e ci si trasferisce in una nuova abitazione. Il modo dire nacque perché a San Martino scadevano un tempo i contratti dei contadini, e se il proprietario del fondo non li rinnovava, i braccianti l’11 novembre riempivano i carri per spostarsi in cerca di una nuova sistemazione.


Buona parte di noi si è dimenticata di questa società rurale, che legava i ritmi del lavoro, e quindi della vita, a una precarietà annuale. Non c’è da rimpiangere i tempi andati, e chi lo fa si consoli: la flessibilità e la temporaneità dei contratti stanno comunque tornando a diffondersi anche nel mondo tecnologico. Però, di fronte ai rovesci della vita, e per molti quest’anno non son di certo mancati, saper essere pronti a fare San Martino, viaggiare leggeri e senza rimpianti, può essere un’arma per sopravvivere, magari anche per vincere.





bottom of page