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  • Immagine del redattoreAndrea Dallapina

Com'è fatto

Sabato e domenica nell’Alto Piemonte previste giornate di sole con il termometro che supererà i 30 gradi. Il barometro del giovedì è invece illuminato dagli oggetti, dalle cose, per dirla in termini filosofici dal contenuto della forma, tradotto in termini televisivi dal “Com’è fatto”. Ammetto che quando faccio zapping e intercetto una di quelle puntate da Discovery Channels, non riesco a non fermarmi incuriosito.


L’interesse per le Cose sembra essere tornato di moda. Una moda forse un po’ di nicchia, per addetti ai lavori - penso alla nuova rivista libro de Il Post e all’opera di Chiara Alessi -, però dopo un bombardamento collettivo sul valore dei contenuti, sull’esperienza estetica, ecc..; dopo anni di mantra intellettuale e di marketing sul fatto che ciò che vale è la storia, è ciò che si vuole comunicare, che valgono la musica, il testo, l’immagine, ecc. e tutto ciò che è legato ai beni immateriali (le relazioni, le competenze) e così via, è ora di riappropriarsi delle cose.


Varrebbe la pena ricordare che il sogno gnostico (quello di abbandonare i nostri corpi e la materia malvagia per essere puri spiriti) non si realizza con il digitale. Per quante ora passiamo online, siamo sempre corpi che interagiscono con altri corpi, la maggior parte dei quali sono prodotti tecnici, invenzioni o costruzioni umane, che sono come sono per una lunga catena di scelte, saperi e tradizioni.


Queste cose, con la loro forma, limitano e condizionano il modo di interagire con noi, la produzione del contenuto, del senso. Interrogarci sul perché le cose sono come sono è un modo di riappropriarci della nostra vita, di non sentirci alienati, di essere partecipi di un percorso storico-sociale-economico. Magari per compiacercene, magari per scoprirci schifati e provare a cambiarlo.


Anche senza spingersi a sostenere che il mezzo è il messaggio, di certo non c’è messaggio senza mezzo. Detto nel linguaggio da saggezza popolare: prendiamoci cura dei nostri mezzi. Torniamo a fare le cose fatte bene.



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