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  • Immagine del redattoreAndrea Dallapina

Buona Pasqua

Si prevede un Natale di cielo coperto sull'Alto Piemonte, più soleggiato a Santo Stefano e da domenica sera potrebbero iniziare a cadere i fiocchi di neve. Bianco Natale o meno, il barometro del giovedì non se la sente di augurare Buone Feste. Ovviamente spero che tutti possano passare giorni ameni, però... Però, si può accettare la speranza retorica di un’andrà tutto bene, ma oggi, alla vigilia di Natale, sappiamo che non sta andando tutto bene (che poi magari, individualmente, per me e per molti è anche così, ma visto che siamo una comunità…).


Eppure. Eppure al tempo della prima ondata l’avrei augurato convinto e gioioso. Il lockdown di marzo e aprile mi aveva portato ad avere il domani quale orizzonte, a dare più importanza al giorno per giorno, a godermi quella pausa forzata per assaporare il tempo, quando viene privato del dinamismo frenetico di cose da fare. Era il piacere della sospensione, del vivere in una bolla.


In questi ultimi mesi, amo invece l’idea di futuro, di resurrezione, di progettare, di guardare al domani, di togliersi di dosso i piagnistei, di bere l’amara medicina senza gioia, ma con speranza. Migliaia di ore di vacue parole spese a commentare un rosso o un arancione per i giorni delle feste e solo qualche riga tra addetti ai lavori su come ripartire nel 2021.


I carbonari (quelli che si battevano per la libertà dei popoli sulla quale si fondano ancora oggi le nazioni) si trovavano in modo clandestino, vivevano isolati, ma al centro dei loro crucci non c'era la scelta tra il tacchino o il capitone del giorno dopo, progettavano un mondo diverso. E lo facevano pur sapendo che probabilmente non avrebbero potuto goderne i frutti. Si chiama fede nel futuro. Voglia di guardare più in là (qualcuno l'ha messa nella letterina a Babbo Natale?).


Perciò, oggi, non vi auguro di star sereni domani (anche perché in Italia pare che augurarlo non porti bene), gli auguri sono di Buona Pasqua. Alla gioia presente preferiamo la ricerca della felicità futura. Vabbé, possiamo iniziare anche da lunedì. Merry Christmas.





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