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  • Immagine del redattoreAndrea Dallapina

Fabbricanti di onde

Iniziamo una nuova rubrica del blog Giornosofia. Si chiama il gioco dei sassi di fiume e si troveranno dentro riflessioni sul gioco e i giochi, perché un gioco non è mai solo un gioco. Perché viviamo in un mondo nel quale il marketing ci spinge in una realtà ludica (gamification la chiamano). E allora perché non utilizzare il gioco come strumento di comunicazione e protagonismo (soggettivazione direbbe un filosofo)? Un’occasione per essere creatori attivi e non fruitori passivi? Giocatori consapevoli e non pedine ignare?

Potranno essere piccoli spunti oppure analisi più approfondite, si parlerà di giochi e di game, di scacchi e Among us. Dipenderà dal caso, cioè dal lancio dei dadi. A presto.


NB Il titolo è un omaggio a Il giuoco delle perle di vetro di Hesse, in quel caso il misterioso gioco diventa cifra erudita, linguaggio dell'universo, da giornalista ammetto che non mi interessa farne la filologia ma usarlo in modo evocativo. Nelle mie losche mani redazionali diventa così la parafrasi di un gioco infantile, eppure spontaneo per chiunque si sieda sulla riva di un fiume: lanciare sassi. Non saprei perché lo si fa. Non sono uno psicologo. Mi piace però la metafora che ci divertiamo, giochiamo, a perturbare la superficie, a creare onde, a lasciare effimere tracce. E allora ecco che occorre tirare un altro sasso. La comunicazione, il linguaggio, il dialogo umano non è forse questo? Creare onde, vederle scomparire, generarne altre. Ricominciare.

Insomma, l'inizio è con un gioco di parole.


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